rita benzoni mosaici

Rita Benzoni Mosaici

Tessere di me

Sono nata nel 1964 a Ravenna sotto il cielo dorato dei mosaici bizantini. Nel tempo sono diventata artista per passione, mosaicista di professione, mamma per vocazione e scrittrice per divertimento. Un giorno i miei genitori mi regalarono una valigetta con il kit per il piccolo pittore: tavolozza, colori, pennelli e tela bianca. Mia madre disse: “Se hai voglia puoi provare a inventarti qualcosa, magari ti piace, ti fa stare bene”. Fu il primo inconsapevole insegnamento di libertà.

Accademia di Belle Arti Ravenna-Rita Benzoni Mosaici

Mi fece stare talmente bene che, dopo la scuola media, m’iscrissi al Liceo Artistico P.L. Nervi della mia città. Allieva del Maestro Giulio Ruffini, imparai a dipingere, a conoscere e amare la grande arte e gli artisti che la resero tale. L’iscrizione all’Accademia di Belle Arti ravennate fu naturale. Con la frequentazione del corso di Decorazione diretto dal Professor Luciano Caldari affinai tecnica e stile. Ancora oggi ripenso al grande dono di poter vivere quel luogo, La Loggetta Lombardesca, un edificio storico costruito nel XVI secolo. Le aule erano distribuite lungo i corridoi della loggia che, oltre alla luce, ospitava una ricchissima gipsoteca che arredava l’architettura di ulteriore bellezza.

“SI STUDIAVA ARTE, ALL’INTERNO DELL’ARTE, RESPIRANDO ARTE”

Nel 1992 mi sono trasferita in Veneto dove ho aperto un laboratorio artistico. Per anni mi sono occupata del mosaico come arte applicata. Ho recuperato le antiche tecniche musive adattandole alle esigenze moderne. Non ho mai abbandonato l’arte figurativa, per me un bisogno vitale.
Come sostenevano i miei maestri, l’ispirazione deriva spesso dall’imitazione e vi sono artisti che mi hanno influenzata per inevitabile innamoramento. Vincent Van Gogh fu il primo e fin dai primi approcci a matite e pennelli, tentai la copia di alcune sue opere.

“CI SONO ARTISTI CHE TI RIMANGONO NEL CUORE PIU’ DI ALTRI”

Omaggio a Vincent van Gogh- Rita Benzoni Mosaici

“UN GIORNO SENZA UN SORRISO E’ UN GIORNO PERSO”

“IL MOSAICO E’ UN’ARTE ETERNA, UN FRAMMENTO DI INFINITO”

Come nei mosaici di S. Vitale, le opere fanno giocare lo sguardo in un caleidoscopio infinito che si perde nei ricami delle tessere per ricongiungersi, ricomporsi e fondersi sulla totalità dell’immagine. Questa è la suggestione dell’universo musivo, l'intreccio di forme e colori che danno la parvenza dell'astrazione e che conducono alla seduzione finale della forma. È questa la mia testimonianza lasciata in eredità al futuro.